Tornare a sorridere? È tutta questione di impianti dentali.

Tornare a sorridere impianti dentali
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Tornare a sorridere quando si perde uno o più elementi dentari? È possibile, basta scegliere l’eccellenza, sia del team di professionisti a cui affidarsi sia del tipo di impianto. 

“I motivi per cui si perde un dente possono essere tanti” – spiega il dott. Marco Simonetti – “trauma, carie, frattura o problematiche parodontali (gengive e tessuto di sostegno del dente)”. 

Come si interviene? Il medico dentista per poter rimpiazzare il dente o i denti protesicamente può ancorarsi agli elementi dentari contigui o meglio ancora ricorrere all’inserzione di impianti. L’impianto altro non è che una radice artificiale, costituita da una vite di titanio (materiale assolutamente biocompatibile che non da reazione allergica né tantomeno il temuto rigetto), di diametro ed altezza specifica per ogni singolo caso, che viene inserita nel tessuto osseo e va a sostituire uno o più elementi dentari andati persi. Una volta consolidato (osteointegrato), sopra l’impianto si può andare ad avvitare o cementare in maniera assolutamente fisa la ricostruzione protesica, sia che si tratti di un dente singolo, di un ponte di più elementi sia che si tratti di intere arcate dentarie. Il risultato sarà come avere denti naturali, senza fastidiose protesi mobili o removibili”. 

Resta la questione dell’eccellenza nella scelta degli impianti: “Ovviamente non tutti gli impianti sono uguali – spiega il dott. Marco Simonetti – su questo è bene essere chiari. In Italia esistono molte tipologie e marche di impianti, ma la serietà professionale e la qualità di uno studio si valutano anche in base alla scelte qualitative dei materiali e alle tecnologie che lo studio stesso applica. All’interno del nostro studio Santa Apollonia si utilizzano solo materiali eccellenti, certificati da anni di letteratura scientifica internazionale, basati cioè su una evidenza scientifica. Ogni volta che eseguiamo una chirurgia di questo tipo viene rilasciato al paziente, dopo l’intervento, un “passaporto implantare” comprensivo di certificazioni dei dati di produzione dell’azienda fabbricatrice, a tutela e a garanzia per il paziente”.


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