Vocabolario
odontoiatrico

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Con ascesso dentale si intende un accumulo di pus racchiuso all’interno dei tessuti che ospitano la radice di un dente. Solitamente l’ascesso è causato dalla presenza di un’infezione batterica, che si estende nei tessuti dentali a causa di una serie di fattori.

Può essere dovuto a carie complicate, denti rotti o parodontite. 

Il sintomo principale dell’ascesso è sicuramente il dolore, acuto, che rende difficile la masticazione e il movimento. Il dolore si manifesta anche semplicemente serrando la bocca, mangiando un alimento troppo caldo o troppo freddo o, più semplicemente, sfiorando il dente con la punta della lingua.

Con il termine Bruxismo si intende la contrazione involontaria dei muscoli della mascella durante il sonno. Considerata come attività dannosa, può essere fastidiosa e, addirittura, rumorosa. Il termine deriva dal greco βρύχ, che significa “digrignare i denti”. 

Le cause che portano al bruxismo possono essere molteplici, tra cui stress, ansia, disturbi emotivi, disturbi del sonno, malocclusione o, in casi estremi, presenza di malattie neurodegenerative.

La carie dentale è un’infezione con decorso lento, che colpisce i tessuti duri del dente ed è causata dalla presenza di microrganismi nocivi che attaccano il cavo orale. Molto diffusa, si stima che colpisca, almeno una volta nella vita, circa il 95% della popolazione mondiale. 

Come tutte le patologie, anche la carie dentale dev’essere attentamente curata, per non incorrere in infezioni più serie o persino alla perdita dei denti.

La devitalizzazione dei denti è un intervento che consente di riparare denti gravemente danneggiati dalle carie o da altri traumi, che hanno rovinato in modo irreversibile la polpa dentale. 

 

La devitalizzazione permette di salvare il dente da una sua estrazione, in questo modo:

  1. Rimozione della polpa infetta
  2. Sostituzione della polpa dentale con un amalgama speciale, composta da materiale biocompatibile e cemento
  3. Ricostruzione del dente. 

Nonostante si tratti di un intervento vero e proprio, è un’operazione indolore, quindi niente paura!

L’endodonzia si occupa della cura e del trattamento di tutte le affezioni che interessano la parte vitale del dente. Infatti, a seguito di carie o forti traumi, il dente può andare incontro a processi infiammatori che minano la sua struttura e rendono necessario e inevitabile il trattamento endodontico (noto come devitalizzazione).

Grazie a tecniche avanzate e a materiali di ultima generazione, l’endodonzia è un trattamento assolutamente affidabile e indolore.

Le faccette dentali sono sottili lamelle in ceramica o materiale composito, dello spessore di 0.5 – 1 mm, che vengono applicate sulla superficie esterna del dente per migliorare l’estetica del sorriso. 

Molto utilizzate in ambito dentistico, hanno come obiettivo quello di nascondere difetti di forma, colore o posizione del dente, correggendo inestetismi e imperfezioni e consentendo di avere un sorriso perfetto.

La gengivite è un processo infiammatorio a carico dei tessuti molli che circondano il dente, dovuto principalmente a una scarsa igiene orale. Spesso, infatti, responsabile dell’infiammazione è la placca batterica che si forma sui denti se non adeguatamente rimossa con l’igiene orale. 

 

La placca batterica tende a calcificarsi e trasformarsi in tartaro. L’aumento dei depositi, impossibili da rimuovere con le normali pratiche di igiene orale quotidiana, determina un processo irritativo che causa gonfiore, infiammazione alle gengive e, spesso, dolore.

Health intesa come salute dentale. Perchè una dentatura sana, oltre a migliorare l’aspetto estetico e la propria percezione, contribuisce al benessere generale e riduce gli interventi del dentista.

Con igiene orale si intende la pulizia della cavità e l’insieme delle procedure atte ad ottenerla, sia a livello domiciliare che professionale. 

 

Esistono numerose pratiche che andrebbero eseguite quotidianamente per garantire un livello di igiene orale adeguato: lo spazzolamento delle superfici dentali interne ed esterne, la detersione della superficie linguale con uno spazzolino – senza dentifricio – e l’utilizzo di un colluttorio, per eliminare la presenza di ulteriori batteri. 

 

Se eseguita in modo errato, la pulizia dei denti potrebbe portare alla gengivite.

Il legamento parodontale è un sistema di fibre connettivali che uniscono la radice del dente all’osso alveolare ammortizzando i carichi masticatori a cui il dente è sottoposto. 

 

Si tratta di un tessuto connettivale molle composto da fibre elastiche orientate in modo diverso a seconda della zona in cui si trovano, che hanno la funzione di mantenimento dell’unità strutturale dento-alveolare.

Mediante alcuni recettori, garantisce l’adeguamento occlusale all’entità dei carichi masticatori, regolando i movimenti della mandibola tramite il nervo trigemino.

La malocclusione è un’errata chiusura delle arcate dentali. Un’imperfetta occlusione delle stesse può causare gravi problematiche anche funzionali. La malocclusione si può curare grazie ad apparecchi ortodontici mobili o fissi.

La necrosi dentale avviene quando la polpa del dente perde totalmente la sua funzione attiva. 

Non è visivamente semplice riconoscere un dente in stato di necrosi, ma si può dedurre da due sintomi, quali la comparsa di dolore e il cambiamento di colore. 

Le cause di necrosi dentale sono generalmente due: infezioni o traumi dentali.

L’otturazione dentale è una comune procedura odontoiatrica utile a restaurare un dente danneggiato da una carie, ripristinandone la struttura e l’integrità. L’otturazione dentale è sempre preceduta dalla rimozione della carie e dalla pulizia dell’area interessata. L’operazione consiste nel ripristinare la corretta anatomia del dente andata persa con la distruzione dello smalto e della dentina interessata.

La protesi dentaria ha la funzione di riparare e sostituire strutture danneggiate o perse o, in alternativa, migliorare l’estetica dei denti. L’operazione può portare alla sostituzione di un dente mancante, un settore o un’intera arcata dentaria.

La protesi può essere di vario tipo: fissa, mobile o rimovibile, a seconda della tipologia di trattamento e delle esigenze del paziente.

La dentatura umana è divisa in quattro principali quadranti, immaginando una linea divisoria verticale che passa tra gli incisivi centrali superiori e inferiori e una linea orizzontale che attraversa le due arcate. 

Il quadrante superiore destro è il numero uno, quello superiore sinistro il numero due. Il quadrante inferiore sinistro rappresenta il numero tre e, per finire, il quadrante inferiore destro il numero quattro.

La protesi può essere di vario tipo: fissa, mobile o rimovibile, a seconda della tipologia di trattamento e delle esigenze del paziente.

La recessione gengivale indica l’arretramento delle gengive dalla propria sede originaria verso la radice del dente. Comporta una evidente compromissione estetica (il dente appare allungato e più visibile) e può causare molteplici disturbi, come infiammazione locale, ipersensibilità dentale e parodontite. 

 

I denti più coinvolti da questo fenomeno sono generalmente i canini e i premolari. Una delle cause può essere lo scorretto spazzolamento. Più precisamente, il rischio di recessione gengivale aumenta in modo sensibile quando i denti vengono spazzolati non adeguatamente.

Lo sbiancamento è un trattamento estetico dentale molto richiesto per riportare i denti al bianco originario e alla luminosità di un tempo. 

Il colore dei denti, spesso tende a scurirsi a causa di caratteristiche genetiche non favorevoli e a fattori esterni, come il fumo o l’assunzione di cibi o bevande come il caffè, la liquirizia o il tè.

Si parla di tartaro in presenza di un deposito solido che si sedimenta fra dente e gengiva. Non può essere rimosso in modo autonomo ma necessita del supporto di un medico o igienista dentale. Se non viene rimosso in tempi brevi, può favorire la comparsa di gengivite e l’insorgere della malattia parodontale.

Le ulcere delle bocca, note anche come afte, sono generalmente benigne ma dolorose, e tendono a scomparire in fretta. Generalmente compaiono all’interno di guancia e labbra, ma possono colpire anche lingua e gengive.

La vite di guarigione ha lo scopo di promuovere il ristabilimento dei tessuti molli gengivali e permette l’inserimento di un moncone protesico definitivo sopra l’impianto. Durante la rimozione della vite, che generalmente avviene una settimana dopo il suo innesto, si prende l’impronta per la realizzazione del lavoro protesico e si pianifica l’aspetto finale del dente.

L’ossido di zirconio è un materiale molto utilizzato in ambito odontoiatrico per la realizzazione di restauri dentali o di intere protesi. Grazie alla sua natura, il materiale si presta alla perfezione per la fresatura, che permette un buon fattore estetico. Gli elementi protesici di zirconio vengono sempre più spesso realizzati tramite la tecnologia CAD/CAM.